Qof, è la diciannovesima lettera dell'alfabeto ebraico, viene rappresenta una Q dura, proveniente dal fondo della gola, Nella #gematria ebraica ha il valore numerico di 100. Raffigura una scure, ed è il geroglifico della #determinazione, del dominio, del celare in sé ed anche del comprimere.
Nell'Albero della vita la Qof, è la lettera dell'alfabeto ebraico che mette in collegamento la sfera dell'Intelligenza con quella dell'Abbondanza. Mettendo in moto l'#intelligenza organizzativa con l'abbondanza delle forze a disposizione si sperimenta l'elemento POTERE. Il Potere non è "male", secondo i principi di pensiero della Qabbalah in realtà nulla è "bene" o "male", di per sé.
Secondo i qabbalisti, le sfere dell’Albero della Vita sono anche sedi di qualità di cui le anime devono diventare partecipi, per potersi incarnare, e dovranno riuscire ad esprimerle durante la loro vita terrena, assimilando una dopo l’altra qualità come Volontà, Sapienza, Intelligenza, Giustizia, #Equilibrio, Abbondanza, Bellezza, Maestà e Capacità di De-siderare.
Il potere non ha nulla a che vedere con la MAESTA', o con gli aspetti narcisistici che questa sfera un pò rappresenta. Una persona maestosa non necessariamente è in grado di esercitare Potere.
Il Potere è una cosa molto più seria. Essendo un "canale" che parte dalla sfera dell'Intelligenza (situata nella parte più alta dell'Albero della Vita) è già nella zona dell'"onnipotenza" ed è un elemento che va gestito, il Potere.... e di cui bisogna farsi carico quando "si arriva" alla sfera dell'Intelligenza, per poi accedere da lì all'Abbondanza delle forze.
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«Ognuno di noi ha un Angelo, dicevano gli antichi, e ogni Angelo è un'energia del Cielo che vuole produrre avvenimenti sulla Terra: se lo si lascia agire nei momenti importanti della vita (e sono tanti) l'Angelo mostra la via da prendere e tutto va per il meglio. A immaginarlo così, ai nostri giorni, sembrerebbe una favola: in realtà, era un'intuizione audace e profonda. La millenaria angelologia, o «scienza degli Angeli», studiava potenzialità della nostra psiche ancora sconosciute ai moderni, ed elaborava un metodo sorprendente di autoanalisi. Igor Sibaldi, celebre studioso di teologia e di psicologia del profondo, ricostruisce sia le origini del mito degli Angeli sia la teoria e la pratica dell'angelologia. Spiega come applicarla in concreto a se stessi, agli altri, alle circostanze della vita quotidiana: come intendere i propri Angeli, come interpretare le scelte che ciascun Angelo fa compiere - a volte semplicissime, a volte coraggiose - e in che modo decifrare da un punto di vista più alto le proprie incertezze e insoddisfazioni, per trasformarle in conquiste. È vero, oggi come duemila anni fa «i vostri nomi sono scritti nei Cieli». Ognuno, cioè, ha quello che veniva chiamato un io celeste, angelico, che attende di realizzarsi e di eliminare dal carattere ogni passività, ogni vittimismo. Da questo antico modo di scoprirlo la nostra psicologia ha ancora tutto da imparare.» - Vedi l'anteprima del libro su Amazon
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