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Immagine del redattoreARS • DIVINA

PACHA MAMA, sai davvero cosa significa?

Aggiornamento: 3 mag

Nell'incontro con le pratiche della Tradizione Mistica Andina, la cosa che mi ha affascinato di più finora, intellettualmente, è stata la lingua degli Inca! Ovvero il Quechua!


Sì, questa parola l'hai già vista quasi sicuramente scritta, per via di una nota linea di articoli per lo sport, e magari ti sei anche chiesto come mai sia venuta in mente una parola così particolare e difficile da pronunciare al leader di quella nota catena di articoli sportivi. Ecco, è il nome di una lingua... come dire "Italiano" o "Inglese".


Il Quechua è chiamato anche “Runa simi”, ed è una delle lingue madri parlate in varie regioni del Perù, Bolivia, Ecuador, Colombia, Cile e Argentina. Ha diversi dialetti e divisioni. Era la lingua degli Incas, che la diffusero in tutto l'impero Tahuantinsuyo.

Sul perché e percome sia stata scelta proprio "Quechua" come parola per una linea di abbigliamento sportivo, semmai parleremo un'altra volta, la storia è davvero molto affascinante!


Torniamo alla nostra PACHA MAMA... che solitamente lo si traduce come "Madre Terra".

Il punto è che Pacha è una parola Quechua, e non vuole dire proprio terra...



Terra, nel senso di materia che si riferisce al suolo naturale, in quechua, si dice ALLPA.

Oddio, mi crolla quindi una credenza... e quindi? Con tutti i miei "Pacha Mama" di cosa stavo parlando?


Il quechua è una lingua molto affascinante anche perché alcune parole esprimono concetti di frasi intere, combinate poi con altre parole/concetto introducono a frasi e pensieri molto articolati.


Pacha è una parola che da dizionario significa "cosmo/spaziotempo", (struttura quadridimensionale dell'universo) è quindi il mondo animato nella sua totalità.

Tuttavia, in alcune aree della Colombia ad esempio è comunque inteso come terra, ma tecnicamente pare non sia il suo significato, si parla quindi non della Madre Terra su cui tecnicamente poggiamo i piedi, ma di un concetto enormemente più ampio, la nostra mente di occidentali è chiamata a spalancarsi per provare minimamente ad immaginarlo, si parlerebbe di una Madre Cosmo-Tempospazio talmente enorme che tutto tutto tutto contiene.


Dopo averci provato varie volte, razionalmente, e aver visto il mio cervello fare 🤯 mi sono arresa al non riuscire a capirlo. Troppo ampio per i contenitori di una mente occidentale come la mia.


Ma... arrendendomi a questo fatto, mi sono aperta alla possibilità invece di percepirlo, tramite le pratiche energetiche della Tradizione Mistica Andina.

La mia mente forse non sa ancora bene cosa sia, ma il mio essere ne ha fatto esperienza in infinitesima parte e sa bene, che lì c'è tutta l'accoglienza più sconfinata di qualsiasi densità si abbia da scaricare e rilasciare, e che verrà poi trasformata nel nutrimento energetico infinito di cui necessita, e che basta attingervi.


Ci sono cose che è difficile descrivere a parole univocamente, eppure esistono... si può solo farne esperienza, un pò come il sapore della pesca.



In Munay,

Stella Maris



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